Gold – La grande truffa: quando un sogno diventa l’unica ragione di vita

SCHEDA DEL FILM:

Titolo: Gold – La grande truffa

Anno: 2016

Genere: Avventura, Thriller

Durata: 120 min.

Regia: Stephen Gaghan

Sceneggiatura: Stephen Gaghan, Patrick Massett, John Zinman

Cast: Matthew McConaughey, Bryce Dallas Howard, Toby Kebbell, Edgar Ramirez, Rachael Taylor, Corey Stoll, Bill Camp, Bruce Greenwood, Michael Landes, Stacy Keach

TRAMA:

Kenny Wells (Matthew McConaughey) rincorre da anni il luccicante sogno americano. Mettendo in pratica gli insegnamenti di suo padre, per realizzarlo è disposto ad arrivare fin nell’inesplorata giungla indonesiana e scavare nella terra a mani nude. E’ proprio laggiù che, dopo aver venduto i suoi averi e scommesso ogni cosa sull’impresa, insieme al geologo Michael Acosta (Edgar Ramirez) si imbatte in una vera e propria “montagna di soldi” scoprendo una delle più grandi e ricche miniere d’oro del pianeta. Diventato di colpo milionario, senza più freni e smanioso di accumulare nuove ricchezze, l’ambizioso Wells, personificazione dello spirito imprenditoriale americano, mira a conquistare Wall Street, imparando presto sulla sua pelle che non è tutto ORO quel che luccica.

RECENSIONE:

Matthew McConaughey torna sul grande schermo e lo fa nell’unico modo che conosce. Non è di certo la prima volta che il noto premio Oscar si sottopone ad una totale trasformazione fisica per andare ad immergersi meglio nel ruolo che gli spetta e, questa volta, lo troviamo semipelato, pallido, sudaticcio, con i denti storti ed ingialliti e lo stomaco gonfio per il consumo smodato di alcool. Tuttavia, la burrascosa trasformazione, non basta ad oscurare l’innata bravura dell’attore.

La pellicola diretta da Stephen Gaghan appare sin dall’inizio per ciò che è: la ricerca spasmodica ed il perseguimento quasi frustante di un sogno. Eppure siamo ben lontani dalle manie di grandezza di Gordon Gekko, o dalla voglia di danaro, per il semplice gusto di averlo, di Jordan Belfort di The Wolf of Wall Street. Quello che abbiamo di fronte è il sogno e la voglia di rivalsa di un uomo che ha fatto dell’arte mineraria (più precisamente la ricerca dell’oro) la sua unica ragione di vita. Come detto dallo stesso protagonista: “I soldi son ben poca cosa, ciò che conta è l’ORO”. Ma, oltre i sogni di un solo uomo, ciò che la pellicola mette in evidenza è l’atteggiamento cangiante della società rispetto la situazione economica degli individui. Per quanto possa sembrare un discorso qualunquista, è innegabile il modo assai diverso con i quali vengono visti un uomo dalla forte potenza economica rispetto ad un semplice operaio dal medio salario. “Fin quando tutti si arricchiscono, nessuno va mai a scavare in cerca del marcio”.

Tuttavia, nonostante i tanti punti a favore di Gold, ciò che ci lascia perplessi è la superficialità con le quali vengono trattate alcune scene che, invece, avrebbero bisogno di molto più tempo per essere analizzate e capite dallo spettatore. Sembra quasi che l’intera pellicola venga sorretta, e questo ci si aspetti, da Matthew McConaughey che, magari in maniera velata, sembra accusare il colpo. Al contrario del mondo Scorsesiano o delle pellicole sopra citate (Wall Street The Wolf of Wall Street), pare non ci sia un vero interesse nell’approfondire e delineare accuratamente i restanti personaggi.

TRAILER:

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