Viola Davis sfoga la sua rabbia sulle disparità verso le attrici di colore.
Conosciuta soprattutto per la sua grande presenza scenica e per il suo carisma, prima attrice di colore ad aver vinto un Emmy Award, l’Oscar e due Tony Award, l’ ex allieva della prestigiosa Julliard School è stata spesso paragonata al talento di Meryl Streep.
L’attrice di Le regole del delitto perfetto è stata invitata nel salotto di Women in The World il 13 Febbraio. Durante l’intervista, l’attrice pluripremiata non ha mancato di esporre il proprio disappunto in merito alle disuguaglianze che ancora oggi aleggiano sulle attrici di colore a Hollywood.
Ecco quanto dichiarato dall’attrice:
“Le donne vengono pagate metà degli uomini, e a noi afroamericane danno probabilmente un decimo di una donna caucasica.”
La Davis, durante l’intervista, ha continuato dichiarando che nonostante tutti i premi vinti e le riconoscenze ricevute è costretta ancora a dover lottare per ottenere una parte, a sopportare la disparità retributiva che la differenzia dalle colleghe:
“Ho fatto di tutto. E tuttavia, ancora non sono vicina a loro, né come retribuzione, né come opportunità lavorativa. Sono lontana.”
Viola Davis ha ricondotto la responsabilità di queste disuguaglianze anche agli stessi registi. Secondo l’attrice, infatti, sono gli stessi registi a fomentare la disparità tra attori, responsabili di non proporre mai a una donna il ruolo che emerge in alto nelle locandine:
“La sola cosa che divide le donne di colore da chiunque altro sono le opportunità. Non si può vincere degli Emmy per dei ruoli che, semplicemente, non esistono. L’integrazione deve partire dalle scelte che fanno i direttori degli studios per i loro film. Non vi prenderanno in considerazione se un ruolo è stato scritto per una Sandra Bullock o per una Reese Witherspoon.”
Si direbbe che sia davvero arrivato il momento che le cose cambino nella lussuosa Tinseltown. Forse le accuse di Viola Davis porteranno quella giusta ventata di aria fresca.