“La Mossa del Cavallo” in onda su Rai 1

La mossa del cavallo, uno dei romanzi storici di Andrea Camilleri arriva sul piccolo schermo.

Difficile parlare di Camilleri e non pensare subito al Commissario Montalbano. Il nome di questo scrittore è ormai indissolubilmente legato al personaggio tanto amato dal pubblico.

Il Commissario di Vigata ha fatto storia, ma ora è arrivato il momento di mettere da parte Salvo Montalbano e dare spazio ad altre opere frutto della penna di Andrea Camilleri. Prima fra tutte La mossa del cavallo.

Il film, che andrà in onda il 26 febbraio su Rai 1, è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore siciliano. Il romanzo è considerato uno dei classici più spassosi e brillanti dell’artista.

Diretto da Gianluca Maria Taravelli, La mossa del cavallo è la prima di una collezione di film tratti dai libri di Camilleri.

La pellicola è un western siciliano ambientato nel 1877. Protagonista è l’ispettore Giovanni Bovara, interpetato da Michele Riondino.

Riondino non è nuovo alle creazioni di Camilleri. L’attore ha infatti interpretato Il Giovane Montalbano nella serie televisiva del 2012, trasmessa da Rai 1.

L’ex giovane Montalbano è ora l’ispettore Giovanni Bovara, nato a Vigata ma cresciuto a Genova. Mandato a Montelusa, l’ispettore si trova a dover indagare sull’applicazione della tassa sul macinato. Il caso vuole che Bovara diventi testimone di un omicidio e potrà salvarsi solo grazie alla mossa del cavallo.

Per dar vita al personaggio dell’ispettore Bovara, Michele Riondino ha confessato di aver lavorato molto sulla lingua:

“per passare dal genovese, musicale, al siciliano stretto. Questo film era una sfida e io l’ho accettata.”

La lingua, infatti, è un punto chiave ne La mossa del cavallo, come spiega lo stesso scrittore:

“Parlare e capire la lingua vuol dire capire le radici comuni.”

Scritto da Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Leonardo Marini e Valentina Alferj a curare i dialoghi, La mossa del cavallo è una produzione Palomar e Rai Fiction.

La direttrice di Rai Fiction, Tinny Andreatta ha spiegato:

“È da tempo che desideravamo lavorare sui romanzi storici, ma bisogna essere pronti per affrontare operazioni complesse. Il racconto è affrontato in un modo mai polveroso, ma attuale e contemporaneo: la storia, con un gioco di specchi, ci parla del presente. Abbiamo dato un sottotitolo, C’era una volta Vigata, a una collezione che pensiamo possa nascere su questa radice.”

I dubbi sull’esito de La mossa del cavallo sono, però, un temuto tormento per lo scrittore Andrea Camilleri, che ha dichiarato:

“Sono preoccupato per la trasposizione in fiction della Mossa del cavallo. La mia preoccupazione nasce dal fatto che Montalbano abbia raggiunto livelli altissimi di consenso. Di fronte a tanto consenso provo un po’ di paura. Ho detto scherzosamente non vorrei che qualcuno venisse sotto la mia finestra gridando di notte ‘Montalbano santo subito'” dichiara Camilleri “Uno spettatore ormai pieno di bacilli montalbaniani si siede e si trova di fronte a un altro mondo. Come si fa? La mossa del cavallo è un romanzo duro. Qualcuno dice che Montalbano è rassicurante – bontà sua, si rassicura con poco – ma questa è un’altra storia.”

Chissà se la fama del Commissario Montalbano riuscirà a dare spazio a La mossa del cavallo.

Di seguito una breve clip del film:

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