La notte scorsa si è spento a Roma, ad 88 anni, Vittorio Taviani, maestro del cinema italiano.
Vittorio, insieme al fratello Paolo, iniziano la carriera cinematografica negli anni cinquanta, realizzando documentari a sfondo sociale. Il loro primo lungometraggio, “Un Uomo da Bruciare“, esce al cinema nel 1962 e vince il Premio della Critica a Venezia. Quattro anni dopo esce “Sovversivi“, seguito due anni dopo dal più noto “Sotto il Segno dello Scorpione“.
Negli anni settanta i due ricevono il Premio Interfilm a Berlino per “San Michele aveva un Gallo” (1972), mentre, nel 1977 arriva la Palma d’Oro a Cannes per “Padre Padrone“. Nel 1986 i fratelli Taviani ricevono il Leone alla Carriera e nel 1988 realizzano “Good Morning, Babilonia“. Nel 2012 vincono l’Orso d’Oro a Berlino con “Cesare deve Morire“, nel 2014 esce “Maraviglioso Boccaccio” e, nel 2017 debutta nelle sale “Una Questione Privata“, il loro ultimo film.