Genere: drammatico, biografico, guerra
Anno: 2014
Durata: 132 min.
Regia: Clint Eastwood
Soggetto: Chris Kyle, Scott McEwen, James Defelice
Sceneggiatura: Jason Hall
Produttore: Clint Eastwood, Bradley Cooper, Andrew Lazar, Robert Lorenz, Peter Morgan
Cast: Bradley Cooper, Sienna Miller, Luke Grimes, Jake McDorman, Kyle Gallner, Sam Jaeger, Cory Hardrict, Brian Hallisay, Eric Close, Eric Ladin, Keir O’Donnell, Jonathan Groff, Max Charles
Quando Bradley Cooper decise di portare sul grande schermo il personaggio di Chris Kyle, venne investito da molteplici rifiuti, che per sua e soprattutto nostra fortuna, lo indirizzarono verso l’unico che non solo si investì dell’arduo compito, ma forse l’unico che sarebbe stato in grado di gestirlo. Contro l’effimero senza malinconia, Clint Eastwood mette in scena la parabola di un reduce, che se pur vivo, muore dentro per ogni decisione costretto a prendere; protettore di quel paese che pian piano lo consuma. A Clint non piacciono le chiacchiere ed è pronto a rinunciarci pur di far capire le cose visivamente, penetrando il nucleo stesso del reale con l’aiuto della sensibilità. Non esalta il protagonista, non lo scusa e nemmeno vuole farne un ritratto che indugi al mito. Gravato dal peso dei colpi che mette a tiro e dalle scelte che compie il suo personaggio dietro al mirino, Bradley Cooper, in stato di grazia e perfettamente in parte dalla prima all’ultima scena, riesce a far trasparire l’anima dicotomica presente in Chris, che armato di fucile e bibbia, si va sempre più marcando. Se è vero che gli sguardi, a volte, valgono più di mille parole, la regia di Eastwood ne è perfettamente la prova. Un film schietto e sincero a tratti inquietante che va oltre l’azione sui generis, portando lo spettatore a riflettere servendosi obbligatoriamente di una focalizzazione assolutamente tutt’altro che interna. Una regia fluida ed una sceneggiatura impeccabile, condito il tutto dalla straordinaria interpretazione del protagonista, rendono American Sniper un film più unico che raro. Anche quando le cose sembrano andar bene ti ritrovi a far i conti con ciò che ti dimostra il contrario, e allora patisci e soffri costretto ad osservare un’amara realtà, la stessa della quale nessuno parla, quella realtà che se pur vista su schermo accade nello stesso istante in cui la stai pensando. Esistono incubi dai quali non sempre è possibile svegliarsi ed altri, impossibili da ignorare.