Black Mirror: l’ideatore della serie analizza l’episodio “Rachel, Jack and Ashley, Too”

Sono da poco approdati su Netflix i nuovi episodi di Black Mirror, serie TV ideata e prodotta da Charlie Brooker.

A tal proposito, lo stesso Brooker, ha analizzato la puntata intitolata “Rachel, Jack and Ashley, Too“.

Ecco quanto dichiarato:

  • Quale è stata l’ispirazione per il contenuto dell’episodio?

“Abbiamo discusso dell’ascesa delle versioni olografiche di artisti: Prince e Whitney Houston e Amy Winehouse. È particolare il fatto che queste persone spesso scompaiano in circostanze estremamente tragiche. Sono stati masticati dall’industria dello show business e ora vengono resuscitati. È estremamente macabro. E stavamo pensando anche alle A.I. (e se potessimo programmare qualcosa in grado di scrivere come John Lennon?) E ad Alexa, a tutti quegli assistenti virtuali, e a come offrono una compagnia di un certo tipo. Ciò ha portato la conversazione sul fatto di avere un assistente virtuale basato sulla personalità di una celebrità, e poi ho iniziato a saltare su e giù, e ho pensato: ‘si collega all’idea di un ologramma performer!’. Ed è partito da lì.”

  • In merito al finale dell’episodio:

Ad un certo punto ho proposto che la faccia della zia cadesse rivelando tutti i circuiti e fili. Ho detto che doveva sparire in una nuvola di fumo, ero molto convinto di questo. Ci arriva vicino nel momento in cui guarda in basso verso la telecamera e lo spettatore. Questo è il massimo che abbiamo potuto fare.

  • Perché avete scelto Miley Cyrus per il ruolo?

“Probabilmente per la sua maggiore attitudine. L’intero episodio riguarda un’artista e di come sta cercando di trovare la propria identità e di uscire dalla macchina commerciale. E mentre parlavamo, il tono diventava sempre più acuto e sarcastico e satirico, e Miley è tutte queste cose. Lei ha quell’atteggiamento. Non ha paura di farsi da parte e fare qualcosa di al limite. Ma quello che amo della puntata è la vulnerabilità che lei ha portato in tutto questo. E poi, ovviamente, le sue osservazioni sul mondo e sulle sue esperienze personali e su cosa vuol dire vivere quella vita e le richieste che i social media pongono su di te e sulle sue relazioni con i suoi fan e su come lei cerca di gestire tutto questo responsabilmente. E lei ha attinto a tutto ciò. E poi ha anche un ottimo senso dell’umorismo per qualcuno che fa quella vita, non prende quel mondo troppo seriamente”.

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