Durante una recente intervista Shawn Levy, regista di Una Notte al Museo 3, ha ricordato il compianto Robin Williams, svelando alcuni retroscena avvenuto proprio durante le riprese del suddetto film.
Levy ha raccontato di aver capito sin da subito che Robin non stava affatto bene:
“Direi che un mese dopo l’inizio delle riprese di Notte al Museo 3 è stato chiaro a tutti noi che eravamo presenti sul set che c’era qualcosa che non andava con Robin Williams. Abbiamo visto che stava lottando e faticava, come mai era successo prima di quel momento, per ricordare le battute e combinare le parole giuste con la performance.”
Il regista ha poi aggiunto:
“Quando Robin mi chiamava alle 10 di notte, alle 2 di mattina, alle 4 di mattina, dicendo ‘Si può usare? Si può usare qualcosa di tutto questo? Faccio schifo? Cosa sta accadendo?’, lo rassicuravo. Gli dicevo: ‘Tu sei ancora tu. Lo so. Il mondo lo sa. Devi solo ricordarlo'”. Shawn ha ribadito: “La mia fede in lui non se ne è mai andata, ma ho visto il suo morale andare in pezzi. Ho visto una persona che non era se stessa ed è stato imperdonabile”.
Come spiegato tramite il documentario Robinʼs Wish in arrivo a settembre, Robin Williams soffriva di demenza a corpi di Lewy. La demenza a corpi di Lewy (o DLB) è una malattia neurodegenerativa, una forma di demenza simile alla malattia di Alzheimer, ma ad esordio più precoce, e correlata spesso a quella di Parkinson e a sindromi parkinsoniane. La demenza da corpi di Lewy è il terzo tipo di demenza più comune e si sviluppa solitamente in pazienti con più di 60 anni.