Death Note: il produttore Masi Oka commenta l’adattamento dei personaggi per il film

L’adattamento come lungometraggio del famoso manga Death Note, che ha riscosso successo in tutto il mondo, sta già facendo discutere. Sebbene si parli di un prodotto Netflix, che difficilmente delude i propri fan, i primi giudizi sul film non sono per nulla positivi.

Si è espresso sul lungometraggio il produttore Masi Oka, il quale aveva in un primo momento evidenziato la difficoltà di trasporre un manga serializzato come Death Note per una pellicola:

“Non vogliamo approfittare dei fan di Death Note. Vogliamo che gli appassionati sappiano che si tratterà di un film diverso, ma che avrà molti principi di fondo in comune con il materiale originario. È un film di genere con una fanbase molto appassionata, della quale faccio parte anche io. Sono un geek e un otaku, e sono entrato in produzione proprio per poter proteggere e salvaguardare il progetto”.

Per poi concentrarsi sull’adattamento dei personaggi, mostrandolo come una delle difficoltà più grosse in cui la produzione è incorsa:

“Volevamo assicurarci di dare ai nostri personaggi un arco narrativo, un vero e proprio viaggio. In qualche modo è la storia delle loro origini. Il manga ha a disposizione 12 volumi per far crescere i vari protagonisti. Noi abbiamo dovuto trasporlo in un film di due ore. Abbiamo dovuto dare ai personaggi un punto di inizio e un viaggio che potesse permettere loro di crescere”.

Quanto portato all’attenzione da Oka sembra più che legittimo ma è pur vero che spesso i limiti della macchina da presa confinano un’opera di natura cartacea facendo perdere alla stessa i suoi valori e la sua essenza. Per il momento rinviamo il giudizio sul film in attesa di prenderne visione.

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