James Cameron è tornato a parlare dopo diversi mesi dei suoi due progetti al momento in produzione, i sequel dei film “Avatar” e “Terminator“. In una recente intervista è stato chiesto al regista quali siano stati gli ostacoli a posporre la realizzazione di “Avatar 2” sino al 2020, ricordiamo che il primo lungometraggio della saga è stato realizzato nel 2009.
Ecco quanto espresso da Cameron:
“Il lavoro sugli script ha richiesto quattro anni. Potete definirlo un ritardo, ma non lo è. Da quando abbiamo deciso di procedere, siamo in linea con i tempi. E stiamo lavorando bene proprio per via del lavoro svolto su organizzazione e progettazione. Non abbiamo perso tempo e ci siamo buttati sul processo di sviluppo delle tecnologie di cui avevamo bisogno. Quindi, approvati gli script, risulta tutto progettato: ogni personaggio, ogni creatura, ogni ambientazione.”
È stato poi chiesto al regista il punto sul progetto legato alla nuova saga di Terminator, i cui diritti sono tornai nelle sue mani solo da pochi mesi.
Cameron ha così risposto:
“Mi sento di vivere in un mondo che è definito dall’evoluzione della tecnologia e dalla coesistenza di questa con noi. Sebbene tecnologia e innovazione abbiano portato nuove opportunità, hanno anche dato vita a nuove minacce, specialmente quando si parla di intelligenza artificiale e di robotica. È un po’ come se tutto fosse una corsa alla prossima grande invenzione. Essenzialmente abbiamo rinunciato alla nostra privacy. Ogni singola persona al mondo che ha uno smartphone è essenzialmente un gatto con un campanello al collo: un sensore che può essere monitorato, un po’ come se fossimo all’apice di una specie di apocalisse di stampo orwelliano. Quindi ho pensato “hey, facciamo un film su questo”. Abbiamo una storia che va a “mappare” un arco narrativo di tre film. Ma, ancora una volta, se il primo [dei nuovi film] non incasserà non ce ne saranno altri!”
Tanto lavoro separa dunque la realizzazione di ambedue le pellicole, siamo sicuri però che l’uomo alle redini della regia sia perfettamente in grado di presentarci, quando sarà il momento, un nuovo colossal della cinematografia.