SCHEDA DEL FILM:
Titolo: Animali Fantastici e Dove Trovarli
Anno: 2016
Genere: Fantastico, Avventura
Regia: David Yates
Sceneggiatura: J. K. Rowling
Cast: Eddie Redmayne, Colin Farrell, Ezra Miller, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Samantha Morton, Ron Perlman, Jon Voight, Carmen Ejogo, Zoë Kravitz, Gemma Chan, Christine Marzano, Lucie Pohl
TRAMA:
Animali Fantastici e dove trovarli ci porta alla scoperta di una nuova era del magico mondo di J.K. Rowling, ambientata decenni prima di Harry Potter, e dall’altra metà del globo, con protagonista Eddie Redmayne nel ruolo del Magizoologo Newt Scamander. Siamo nel 1926, il magico mondo Newyorkese è minacciato da pericoli sempre crescenti. Qualcosa di misterioso sta seminando la distruzione per le strade, rischiando di far uscire allo scoperto la comunità magica dinanzi ai No-Mag (termine americano per Babbani), tra cui i Secondi Salemiani, una fazione di fondamentalisti intenti al loro sradicamento. E il potente ed oscuro mago Gellert Grindelwald, dopo aver scatenato il caos in Europa, è sparito e ora è introvabile. Ignaro delle crescenti tensioni, Newt Scamander arriva in città quasi alla fine di un viaggio intorno al globo alla ricerca e al salvataggio di creature magiche, alcune delle quali vengono nascoste nella sua valigia in pelle apparentemente anonima, ma dalle dimensioni magiche. Ma il potenziale disastro incombe quando l’ignaro No-Mag Jacob Kowalski lascia inavvertitamente uscire dalla valigia alcune delle bestie di Newt, in una città già in subbuglio.
RECENSIONE:
Se credevamo che dopo Harry Potter ci fossero state precluse definitivamente le porte della magia, beh, inutile dire quanto fossimo in errore. Eppure, con ancora un po’ di amaro in bocca, avremmo preferito che quelle porte rimanessero ben chiuse. “Animali Fantastici e Dove Trovarli” ci porta alla scoperta di una nuova era del magico mondo di J. K. Rowling, ambientata decenni prima di Harry Potter, e dall’altra metà del globo, con protagonista Eddie Redmayne nel ruolo del Magizoologo Newt Scamander. Il film ha tutti i presupposti per far bene: regia, quella di David Yates che non dispiace affatto, un cast eccezionale per un film che aveva i presupposti per esser tale, ed una sceneggiatura più unica che rara, eppure, la pellicola fa acqua da tante parti. Se pensate bastino due effetti speciali messi al posto giusto o il farsi prendere dai ricordi dell’adolescenza che ci riporta a rivivere le vicende del più famoso maghetto di sempre, siete tanto in errore. Animali Fantastici non solo non raggiunge minimamente i risultati della saga pregressa bensì non vi si avvicina neppure… e forse sembra quasi blasfemo il metterli al confronto. Gli attori sono totalmente dissociati dal ruolo che interpretano e dall’ambiente circostante, fanno eccezione alcuni personaggi secondari che intrattengono con battute ed interpretazioni che rendono la narrazione piacevole e scorrevole. Il mondo di HP sembra totalmente sconvolto. Le scene d’azione ed i combattimenti magici che dovrebbero rappresentare la parte più emozionante della storia risultano al dir poco banali, se poi dovessimo pensare a quelli a cui eravamo abituati (vedi scontro Silente-Voldemort, Sirius-Lucius ecc.) beh, in questo caso si cadrebbe nel ridicolo. E se tutto questo non fosse abbastanza, basti citare la trama, che forse, un giorno, ci verrà spiegata dal momento che, a quanto pare, il titolo è solo un titolo, il pretesto per buttare dentro una storia nuova. Eppure la narrazione, presa a sé sarebbe stata sufficiente, piacevole e a tratti affascinante, ma che, associata alla fama e al nome che porta, sembra veramente essere una goccia in mezzo al mare, una “storia anonima” alla quale la Rowling non ci aveva abituati. Ovviamente, nonostante le mille critiche, siamo di fronte un personaggio, un progetto ed un’idea totalmente nuova. Con la speranza che questo primo capito venga preso come un unicum, una descrizione di quel mondo che troveremo nel resto della saga, rimaniamo incuriositi ed aperti verso idee che potrebbero non solo colmare certe lacune riscontrate ma addirittura catapultare lo spettatore in un sogno nel quale tutti bramiamo di perderci.
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