Baywatch: la forza del non prendersi sul serio

RECENSIONE:

Sin da quando era stato messo in produzione il film su Baywatch, trasposizione per il grande schermo della nota serie cult degli anni ’90, in molti avevano storto il naso. Con l’approdo nelle sale la situazione non è cambiata di molto: “La trama è inesistente” o “Alcune scene sono davvero ridicole“, insomma, nessuno si è risparmiato.

Eppure, senza tanti giri di parole, il film di Seth Gordon fa ridere, ed è l’unica cosa certa della pellicola. Il film in questione non ha mai avuto la pretesa di approcciarsi in maniera seria e di rilievo nei confronti dello spettatore. Se la serie aveva di per sé un’aria molto leggera, questa versione con protagonisti Dwayne Johnson e Zac Efron, si presenta come quasi una parodia dell’originale. Le scene per le quali sono state mosse le più grandi accuse non sono ridicole, sono volutamente ridicole e, potete star certi, che c’è tantissima differenza. Il segreto adottato dal regista è stato di portare al cinema esattamente quello che aveva promesso, un progetto che potesse intrattenere e far rilassare senza mai incappare in virtuosismi non consoni al genere.

Chi decide di andare a vedere Baywatch sa benissimo di non doversi aspettare un kolossal alla Ben-Hur né un thriller psicologico alla Scorsese. La narrazione ruota libera senza intoppi di alcun tipo e senza quei momenti pseudo esilaranti che portano inevitabilmente dei tempi morti all’interno della storia. E per quanto il cast venga da lavori non proprio da nominations, dal primo all’ultimo riescono a riempire pienamente i propri ruoli senza mai stonare all’interno della trama.

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