La cura del benessere: sulla falsa riga del maestro Scorsese

SCHEDA DEL FILM:

Titolo: La cura dal benessere

Anno: 2017

Genere: Thriller

Durata: 146 min.

Regia: Gore Verbinski

Sceneggiatura: Justin Haythe

Cast: Dane DeHaan, Mia Goth, Jason Isaacs, Celia Imrie, Susanne Wuest, Carl Lumbly

TRAMA:

Lockhart è un giovane ed ambizioso broker di Wall Street mandato dal management della sua società in una località remota sulle Alpi svizzere per riportare a New York Pembroke, l’amministratore delegato della sua azienda, il quale, dopo un lungo soggiorno in un idilliaco e misterioso centro benessere, ha informato il suo staff di non avere alcuna intenzione di andarsene. Quando sembra aver portato a termine il compito, un rovinoso incidente lo costringe a fermarsi qualche giorno al centro con una gamba ingessata. Nonostante il clima tra i pazienti in cura sia sereno, sembra che i trattamenti erogati dal sinistro Dottot Volmer (Jason Isaacs), i cui effetti dovrebbero essere miracolosi, li facciano stare sempre peggio. Lockhart è deciso a indagare più a fondo sulla struttura e scoprirne i segreti più oscuri. Mentra cerca di approfondire i misteri di quel luogo, incontra una ragazza, la bellissima e inquietante Hannah (Mia Goth), anche lei paziente della clinica, e conosce anche un’altra ospite del centro, l’eccentrica Signora Watkins (Celia Imrie), che ha condotto alcune indagini per conto proprio. In breve tempo, il direttore dell’istituto, diagnostica a Lockhart la stessa patologia di cui soffrono gli altri pazienti. Il giovane capisce di essere prigioniero nel ritiro alpino e inizia a perdere il contatto con la realtà. Cosa è vero e cosa non lo è? Non sa più dirlo. Non è nemmeno sicuro che la sua gamba sia davvero rotta… Durante la “cura” è costretto a subire prove inimmaginabili.

RECENSIONE:

La cura del benessere è uno di quei titoli che, tra il marasma generale per i vari festival del cinema e titoli di grido del momento, passa comunemente in sordina. Ma cosa ci dice che andando dietro ai titoli più attesi non ci si perda qualche chicca cinematografica? Se dovessimo dare un’opinione generale sul film diretto da Gore Verbinski non potremmo che continuare a sostenere che se un film non viene molto “pompato” o pubblicizzato, non vuol dire che non lo meriti.

Il contesto nel quale si svolge la narrazione sarà molto familiare a tutti i fan di Scorsese dal momento che, seppur sappiamo che il paragone risulti quasi blasfemo, il titolo in questione ripercorre la scia, le tematiche e l’ambientazione dell’acclamato Shutter Island, senza però potersi avvalere della straordinaria interpretazione di Leonardo Di Caprio. La storia molto ben scritta ripercorre le vicende del giovane Lockhart che non solo si troverà a dubitare di se stesso, bensì tra ansia e stupore porterà lo stesso spettatore ad avere dubbi riguardo la veridicità e la coerenza del personaggio che interpreta. Tuttavia non può essere sicuramente ignorato il grande valore aggiunto rappresentato da Jason Isaacs che, insieme a Mia Goth, vanno a formare il vero fulcro e la marcia in più di questo film. Ma nonostante i tanti punti a favore, se è vero come diceva un tale che “La parte più importante di un racconto è il finale”, beh, quello che ci ritroviamo davanti ne La cura del benessere, non è male ma sicuramente molto opinabile.

TRAILER:

 

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