RECENSIONE X-MEN: APOCALISSE

SCHEDA DEL FILM:

Genere: Azione, Avventura, Fantasy
Anno: 2016
Durata: 147 min.
Regia: Bryan Singer
Sceneggiatura: Michael Dougherty, Dan Harris, Simon Kinberg, Bryan Singer
Produttore: Twentieth Century Fox Film Corporation, Marvel Entertainment
Cast: Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Oscar Isaac, Evan Peters, Sophie Turner, Nicholas Hoult, Olivia Munn, Rose Byrne, Tye Sheridan, Kodi Smit-McPhee, Alexandra Shipp, Lucas Till, Josh Helman, Ben Hardy, Lana Condor, Warren Scherer, Rochelle Okoye, Monique Ganderton, Fraser Aitcheson, Hugh Jackman, Stan Lee

 

TRAMA:

Apocalisse, il primo e il più potente dei mutanti, è stato venerato come un dio sin dall’alba della civiltà. Egli ha accumulato i poteri di molti altri mutanti ed è diventato immortale e invincibile. Risvegliatosi negli anni ottanta, Apocalisse si trova davanti un mondo in declino, e decide così di reclutare una squadra di mutanti, tra cui Magneto, per purificare l’umanità e creare un nuovo ordine mondiale. Gli X-Men, guidati da Raven e dal Professor X, devono unire le forze per riuscire a sconfiggere il loro più grande nemico e salvare la razza umana dall’estinzione.

RECENSIONE:

La saga di X-Men la si può considerare quella da cui tutto è nato. Il primo film, uscito nell’ormai lontano 2000, ha spianato la strada a tutte le altre pellicole del genere. Adesso, nel 2016, Bryan Singer torna per l’ennesimo capitolo da lui diretto marcando ancora di più la sua impronta. X-Men: Apocalisse è il primo film dei mutanti tornato nelle mani della casa produttrice Marvel e, sembrerà scontato, ma si nota tutto. Nonostante le differenze tecniche rispetto gli altri film, il tema fondamentale resta invariato. Il tormento personale dell’essere diverso, e come tale essere trattato, continua a rappresentare il perno delle decisioni dei singoli mutanti i quali filosofeggiano sulla loro natura e su quale impatto essa debba avere nel mondo. I personaggi, nelle rispettive versioni giovanili, hanno trovato un giusto equilibrio tra la somiglianza estetica e la ricostruzione del racconto, in un arco che tra futuro e passato sta lentamente allineandosi al presente. Più si conosce l’intera saga, meglio scorre la narrazione, evidenziando quello che ormai è diventato un unico vero punto fermo: Wolverine, interpretato dall’unico ed ineguagliabile Hugh Jackman. Nonostante fosse grande il pericolo d’incorrere in discordanze temporali e narrative, il film riesce ad allontanare il fantasma del banale ritagliandosi uno spazio nei cinecomics che contano.

TRAILER:

 

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