RECENSIONE:
Il biopic che ci troviamo di fronte non è sicuramente una di quelle pellicole ad alto budget sfarzose e pretenziose. Non possiede una fotografia eccelsa come molto poco accattivante si presenta la regia. Tuttavia, ciò che si buon dire della pellicola di Jon S. Baird, è che non sarebbe potuta riuscire meglio di com’è. Ma partiamo con ordine.
Il film alterna vari momento della vita dei due protagonisti. Le scene di Stanlio e Ollio si mescolano a quella di vita vissuta degli uomini che si celavano dietro le maschere dei due comici che tutti, grandi e piccini, abbiamo imparato ad amare con gli anni.
Perché in fondo, il tema è quello attuale. In un panorama dove lo spettatore tende a non distinguere quasi per nulla persona e personaggio, Baird cerca di sviscerare i sentimenti e la drammaticità delle vite di due uomini che, chi stava dall’altra parte della telecamera, vedeva sempre sorridere. Tuttavia, molto spesso, quei ghigni divertenti nascondevano amare lacrime e retroscena che non ci saremmo neppure sognati che esistessero. Tra i problemi personali e quelli legati all’ambito lavorativo, John C. Reilly e Steve Coogan sono riusciti nell’impresa di mostrarci e riuscire ad infonderci, quei lati del carattere e quelle sensazioni che si celavano dietro due personalità dall’animo e dal carattere davvero complesso.
Ci sono momenti in cui una scena che parte ironica, si conclude con lo sguardo perso e vuoto di due uomini che, volente o nolente, cercavano di vivere nelle vita di tutti i giorni quelle stesse gag che il loro amato pubblico tanto desiderava. I nostri due protagonisti riescono ad infonderci, con profondi e solenni sguardi, la pesantezza degli anni che trascorrono e la fatica di chi cerca, a tutti i costi, di non smettere mai di fare ciò che di più ama nella vita.
Il film diventa quasi un inno al duro lavoro di una vita e al rispetto, oltre tutto e tutti, di quel partner che in quello stesso percorso, ti ha preso per mano e pur sbagliando, ha imparato a camminare, correre e cadere insieme a te. Una promessa verso quel compagno che con lo stesso temperamento e la stessa testardaggine, ti sei ritrovato a fianco e sempre accanto, anche nel momento in cui, dopo esser caduto, era tempo di rimettersi in piedi.