SCHEDA DEL FILM:
Titolo: Sully
Anno: 2016
Genere: Biografico, Drammatico
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Todd Komarnicki
Cast: Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney, Anna Gunn, Mike O’Malley, Ann Cusack, Sam Huntington, Jamey Sheridan, Autumn Reeser, Jerry Ferrara, Jeff Kober, Holt McCallany, Molly Hagan, Chris Bauer, Michael Rapaport
TRAMA:
Il 15 Gennaio 2009, il mondo assiste al “Miracolo sull’Hudson” quando il capitano Chesley “Sully” Sullenberger effettua un atterraggio di emergenza col suo aereo nelle acque gelide del fiume Hudson, salvando la vita a tutti i 155 passeggeri presenti a bordo. Tuttavia, anche se Sully viene elogiato dall’opinione pubblica e dai media, che considerano la sua un’impresa eroica senza precedenti, le autorità avviano delle indagini che minacciano di distruggere la sua reputazione e la sua carriera.
RECENSIONE:
Eccoci tornati con un film, Sully, diretto dal maestro Clint Eastwood, il quale ha fatto di lavori del genere un filone dove non si può che denotare la sua impronta originale. Il film che abbiamo di fronte, per quanto caratterizzato dal clima e dalla continuità al quale Eastwood ci ha abituati, spiazza un po’ tutti con un grande ribaltamento della medaglia, ponendo di fronte allo spettatore la storia meno nota dell’accaduto, quella che in sottofondo logorava i protagonisti. La vicenda che coinvolge il capitano Chesley “Sully” Sullenberger non è altro che, senza fronzoli ne parabole, la storia di un uomo che, nel momento in cui si trova nelle condizioni di dover portare in salvo centinaia di vite, riesce a mettere da parte la ragione e seguire l’istinto. Il “dubbio” impera come tema principale della narrazione. 208 secondi in cui presero il controllo gli automatismi di una vita nei cieli e la freddezza di chi aveva piena consapevolezza di quanto stava facendo.
Il film ci mostra il volto dietro il capitano, la vita una volta spenti i riflettori, la coscienza di un uomo che, nonostante fosse riuscito a metter in salvo tutti, continua a rimuginare e farsi carico di una colpa che non dovrebbe minimamente turbarlo. Clint Eastwood riesce a prendere una storia fantastica descritta nella maniera più semplice e a farne uno dei suoi migliori film. La storia rivendica il fattore umano e la facilità con cui questo riesce molto spesso ad abusare di una tecnologia che, certe volte, dovrebbe essere presa meno alla lettera e messa più in discussione. In un mondo in cui vince chi strepita ed impone la propria immagine, Sully suggerisce al panorama americano di ripartire dalle piccole cose, dall’etica del lavoro di un uomo comune che si riconosce solo all’interno di un lavoro di squadra. Non si preoccupa di ciò che la gente dice ma di ciò che sente nel profondo: “Voglio che tu sappia che ho fatto del mio meglio!”, dirà alla moglie durante una telefonata.
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