RECENSIONE:
In questo periodo si sta molto discutendo in merito a quelle che sono le produzioni originali delle vari piattaforme di streaming, Netflix tra tutte. Per quanto teniamo sempre a rispettare qualunque tipo di parere, vogliamo iniziare questa recensione ponendoci un quesito: cos’è un film? Di risposte ce ne sarebbero troppe e troppo svariate eppure, ciò che accomuna qualunque opinione, è la passione che si nutre nei confronti della settima arte. Che si parli di produzioni mastodontiche, di uscite in sala o di un prodotto visto comodamente seduti sul proprio divano, ciò che interessa al cinema è l’arte, in qualunque forma si presenti.
Netflix non punta a soppiantare il cinema inteso come luogo fisico, ma ne propone una sua alternativa che, se rappresentata da prodotti come The Outsider, noi non possiamo che esserne a favore.
La pellicola in questione parte davvero molto lenta, Martin Zandvliet si prende tutto il tempo necessario. Correre non serve, far capire è essenziale. Il film si presenta sin da subito come denso di metafore, ricco di tradizioni, nozioni condite da sequenze adiacenti al cinema di Tarantino, dove la violenza non è solamente cruda, bensì cinica, severa.
Zandvliet ci mostra un Giappone come difficilmente si racconta, ponendoci davanti una realtà ben differente da quell’immaginario nipponico al quale siamo abituati. I temi principali quali la famiglia, il rispetto, la fedeltà, si mischiano ad una soluzione di adrenalina e vendetta, con delle scene d’azione più uniche che rare, dove la rabbia non è facile preda del’istinto ma della riflessione, dove il dolore viene usato come strumento di pianificazione.
Un silenzio assordante ci accompagna per tutta la durata del film che decide di affidarsi ad un Jared Leto davvero in forma. L’interpretazione dell’attore si mostra granché superba, per un ruolo che di facile ha davvero molto poco. Per quanto la sceneggiatura risulti abbastanza ponderata, bastano le espressioni di Leto a raccontarci, come fosse una silenziosa voce fuoricampo, i pensieri e i drammi intestini che il nostro protagonista si ritrova a vivere.
Inutile dire che la pellicola in questione si mostra del tutto che perfetta, eppure, bisogna dare il merito a Netflix di star riuscendo a fare quello che il panorama cinematografico attuale sembra aver messo un po’ da parte, offrirci dei lavori originali.