Sylvester Stallone si racconta: “Ero talmente povero che ho dovuto vendere il mio cane per mangiare!”

Qualche giorno fa Sylvester Stallone ha postato sul suo profilo Instagram, una foto che lo ritraeva con un cane (lo stesso cane che appariva in Rocky e Rocky II). Si trattava di Butkus, il vero cane della star di Hollywood, il quale ha raccontato la sua vita prima del successo, proprio nella didascalia della foto stessa.

“Qui è quando avevo ventisei anni, ero totalmente al verde, avevo solo due paia di pantaloni, le scarpe bucate e il successo era lontano come il sole… Ma avevo il mio cane, Butkus, il mio migliore amico, il mio confidente, che rideva sempre alle mie battute, mi consolava ed è l’unico che mi abbia mai amato per quello che ero!”.

L’attore ha poi proseguito spiegando che a causa della forte povertà è arrivato persino a dover vendere il suo miglio amico a quattro zampe:

“Qui siamo nel 1971… Dal momento che siamo in tema ‘migliore amico dell’uomo’, questo sono io insieme a Butkus quando era un cucciolo. Eravamo entrambi magri, affamati e vivevamo in una topaia sopra una fermata della metropolitana, c’erano scarafaggi dappertutto e non avevamo molto da fare se non passare il tempo insieme. È lì che ho iniziato a imparare il mestiere di sceneggiatore. Dato che non uscivo mai, era lui a farmi compagnia, e in realtà è stata sua l’idea di scrivere Rocky, ma non ditelo a nessuno. Anni dopo, quando le cose andavano ancora peggio, ho dovuto venderlo per quaranta dollari al negozio di fronte, perché non potevo permettermi di comprare da mangiare. Poi è avvenuto il miracolo: ho venduto la sceneggiatura di Rocky e ho potuto ricomprarlo e farlo tornare da me. Il nuovo proprietario sapeva che ero disperato e me lo ha fatto pagare quindicimila mila dollari… e valeva ogni centesimo!”.

 

 

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