L’arrivo della settima stagione di Game of Thrones è ormai imminente e, a tal proposito, non potevano di certo mancare nuove teorie riguardanti una delle serie più seguite degli ultimi anni.
Questa volta, l’oggetto delle speculazioni, sono i draghi di ghiaccio: creature descritte da George R.R. Martin in un libro, intitolato proprio The Ice Dragon, scritto nel 1980 e pubblicato 16 anni prima di Game of Thrones. Il romanzo in questione narra di una ragazza che, dopo aver fatto amicizia con un drago di ghiaccio appunto, riesce a sconfiggerne sette di fuoco.
Nonostante Martin abbia più volte sostenuto non esserci collegamenti tra Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (saga alla quale si ispira la serie tv) e The Ice Dragon, c’è chi sostiene un eventuale comparsa dei draghi dal soffio di ghiaccio a Westeros. Persino la vecchia Nan all’interno della serie tv, narra alcune fiabe riguardanti tali creature, anche spaventose, ai piccoli Stark durante la loro infanzia.
Ed è proprio qui che iniziano le teorie:
- C’è anche chi sostiene che tali draghi potrebbero combattere per una buona causa. Secondo alcuni, uno dei laghi ghiacciati fuori da Grande Inverno non sarebbe altro che parte dei resti di una di queste bestie, pronte a formarsi nuovamente dal ghiaccio e a combattere per Jon Snow.
- Altri vedono invece proprio i draghi di Daenerys morire e rinascere come dei draghi di ghiaccio, con Jon Snow come unico uomo capace di cavalcarli.
- Secondo invece la teoria delle ‘tre teste del drago‘, coloro che sono in grado di cavalcare queste bestie sarebbero Daenerys, Jon e Tyrion Lannister.
Ovviamente quelle che vi abbiamo riportato non sono altro che teorie senza fondamenta certificate, motivo per il quale vi invitiamo a prendere tali informazioni con le pinze.